Le Note di Garrone

Bad Profile, un classic-rock d’autore on the road [INTERVISTA]

Arrivano sulla scena con un Ep potente dal sapore rock retrò, intriso di nostalgia e di cultura, quella degli anni ’90… e a ritroso più classic-rock squisitamente U.S.A. Con una bella attitudine al suono acustico, intriso di graffiature e ruggine grunge, che sembra premere sull’acceleratore. Sono i BAD PROFILE, di recente uscita con ONE MORE TIME un’opera rock che non necessita di troppe spiegazioni, ma solo di un bell’impianto hi-fi per goderne appieno al massimo volume. Un Ep che ci ha convinto ed incuriosito, tanto da voler approfondire la conoscenza con i BAD PROFILE nel nostro salotto dedicato alla cultura, in compagnia di Andrea Greco, voce e chitarra della band.

– Benvenuto sulle “NOTE DI GARRONE”. Andrea parlaci della band: come nascono e chi sono i BAD PROFILE?

I Bad Profile nascono nel Luglio del 2018 in un garage post industriale di via Borsieri a Milano. Il nostro è un progetto molto chiaro, cerchiamo di fondere suoni grunge e melodie vocali con l’obiettivo di creare musica dalle sonorità spiccatamente rock old school.

Alla batteria Raffaele Cristiani, al basso Giacomo Iacomino, alla chitarra solista Dennis Casale e alla voce e chitarra ritmica Andrea Greco.

– Un bel Ep in uscita: “ONE MORE TIME”. Raccontateci questo vostro lavoro….

Abbiamo iniziato a scrivere di getto, ripescando canzoni che avevamo tralasciato nel cassetto perchè non adatte ai progetti musicali precedenti.

Quando ci siamo trovati in sala prove è successo tutto molto velocemente, le canzoni hanno preso subito la giusta piega e come succede di solito a tutte le band, al quinto pezzo ci siamo detti… ok ragazzi, registriamo?

La condizione imprescindibile del nostro ingresso in studio è stata fare le cose seriamente, sapendo di doverci investire una buona dose di tempo e denaro.

Così è stato, ma ne è valsa la pena, perchè grazie al nostro amico e produttore Chicco Santulli, personaggio che non ha certo bisogno di presentazioni nel panorama musicale italiano, siamo riusciti a creare una perfetta alchimia musicale, ottenendo un risultato al di sopra delle nostre aspettative.

Possa piacere o meno, per noi One more Time è frutto di grandi sacrifici e siamo orgogliosissimi del risultato.

– Il vostro genere è un bel CLASSIC ROCK, ancorato alla tradizione e che si ispira a band come i NIRVANA, gli ALICE IN CHAINS ed i FOO FIGHTERS. Qual è il tocco in più di originalità dei BAD PROFILE?

Esatto! Classic Rock mi piace tantissimo!!!

I brani dell’Ep sono diversi tra loro, pur mantenendo un’anima profondamente rock, tendente al grunge, genere musicale al quale ci ispiriamo molto in fase compositiva. Le band che hai citato sono esattamente i poster che manteniamo saldamente appesi nelle nostre camerette e a dirla tutta non ci siamo mai imposti di ricercare una nostra spiccata originalità compositiva, anzi, l’obiettivo iniziale è stato proprio quello di ricercare una perfetta assonanza con le sonorità di queste band.

Questo ovviamente non per pigrizia o per incondizionato spirito di emulazione, cosa che lasciamo volentieri alle tribute band, ma per creare le basi da cui cominciare a costruire il nostro sound autentico.

Da ascoltatore accanito di dischi e vinili posso sostenere con totale presunzione che è il secondo lavoro quello su cui davvero una band si gioca tutto, quello in cui stabilisce l’autentico marchio di fabbrica.
Così mi sono tirato la zappa sui piedi!!!

– Come BAD PROFILE avete calcato alcuni palchi importanti, l’Alcatraz di Milano, il Whisky a Go Go di Los Angeles… come siete arrivati a suonare in ambiti così prestigiosi?

Nonostante i Bad Profile non siano sulla scena da anni, bensì da mesi, sono convinto che a certi palchi ci arrivi solo dal basso, suonando ovunque e comunque. Nei primi 12 mesi abbiamo suonato incessantemente, rispettando sempre le esigenze delle altre band e dei locali che ci hanno ospitato. Se ti comporti bene e metti la passione prima di ogni altra cosa, le voci girano e l’impegno paga.

Sicuramente l’Alcatraz e il Whisky sono state le nostre esperienze più forti, ma anche tutti gli altri palchi minori che abbiamo cavalcato senza sosta ci hanno dato grandissime emozioni e ci hanno fatto conoscere tantissima bella gente…. anche parecchie teste di cazzo!!! (ride)

Vorrei anche cogliere l’occasione per ringraziare la dedizione, l’impegno e la perseveranza di Giacomo, il nostro bassista, che si è prodigato per la causa del booking, attività estremamente complicata e virtuosa! Grazie a lui siamo arrivati a Barcellona, a San Diego, a Los Angeles e chissà cosa ci riserverà il futuro!

Scherzi a parte, il messaggio è chiaro, aspettare la manna dal cielo non ti porta da nessuna parte. Rimboccarsi le maniche e non mollare mai spinge la band ad ottenere i risultati sperati, con tutti gli alti e bassi del caso.

Anche l’accordo con Sonyca, ufficio stampa di altissima qualità, credo sia arrivato grazie alla serietà che abbiamo trasmesso in tempi non sospetti.

– In questi tempi di quarantena forzata, come guardano al futuro i BAD PROFILE? Qual è il vostro augurio?

Non so gli altri, ma noi STIAMO A CASA. Abbiamo tutti un lavoro da gestire in smart working, per il resto tanta pratica sui nostri singoli strumenti e lavori di pre-produzione per il prossimo EP già in pentola a temperatura sempre più calda.

La tecnologia in questo senso aiuta molto, condividiamo take e idee utili per affinare gli arrangiamenti delle nuove canzoni.

Il nostro pensiero va a tutti coloro che in questa quarantena stanno affrontando serie difficoltà di sopravvivenza e a tutti coloro che sembrano aver smarrito il piacere delle piccole cose, tra cui stare in casa con i propri cari e godersi la salute.

Il nostro augurio rigorosamente rock non poteva che essere una frase  di Jim  dedicata a tutti voi: “Fai attenzione alle piccole cose, perché un giorno ti volterai e capirai che erano grandi.”

Andrea dei Bad Profile