Le Note di Garrone

Il traccia a traccia di SURREAL WORLD di Emanuele Scataglini

Per la nostra rubrica dedicata all’alta cultura “LE NOTE DI GARRONE”, vi proponiamo il traccia a traccia di SURREAL WORLD l’ultima opera di Emanuele Scataglini, autore teatrale e compositore di livello che ci regala un’opera colta e di grande spessore.

“Ancora stamane mi rapisce l’immagine vaga e lontana di quel terribile paesaggio che nessun uomo vide mai. Com’è pieno di miracoli il sonno!”
C. Baudelaire

Per gli artisti surrealisti l’immaginazione viene a coincidere con l’inconscio, si emancipa, diviene protagonista e l’onirico è fonte d’ispirazione per la vita quotidiana.

Con Surreal World Emanuele Scataglini ha preso spunto da questa teoria e i brani che compongono il disco danno forma a quelle sensazioni e emozioni che solo l’immaginazione riesce a regalarci.

L’artista per realizzare il suo album si è ispirato a fotografie, quadri, personaggi, storie e ha cercato di trasformare queste sensazioni in un viaggio sonoro.

Flying Vibes è ispirata, ad esempio, al quadro di Odillon Redon “Omaggio a Goya”. Si tratta un viaggio mistico. Nel quadro è rappresentata una testa di una ragazza che fluttua nel cielo; è il desiderio di liberarsi dai vincoli del reale.
Il tema è sostenuto dalla chitarra classica, che ho suonato insieme alle percussioni. Le voci femminili e maschili della parte centrale danno la sensazione di apertura.

Cassandra prende ispirazione dal personaggio mitologico. Cassandra vede il futuro, ma nessuno le crede e finirà uccisa da Clitemnestra. Che cosa ha visto Cassandra nelle sue profezie? Le guerre mondiali? La bomba atomica? Cassandra ha delle visioni spaventose ma essendo fatta di carne e sangue ha tutte le debolezze di ogni essere umano.

Cassandra è il passaggio tra luce e tenebre. Le sue parole non sono mai comprese, volano nell’aria e diventano suono.
Anche in questo brano è la chitarra classica con un tema ricorrente ad essere in primo piano, accompagnata da un pianoforte e da un ritmo di djembe; nella parte centrale Scataglini ha utilizzato dei sintetizzatori per descrivere le profezie della veggente.

In Fairies’ Bay  il tema è condotto dal violino. L’idea è una nave che viaggia circondata da creature magiche. L’autore è rimasto molto affascinato dalle opere di Vladimir Kush, in particolare “Departure of the Winged Ship”.

Drawing è un brano elettronico con l’aggiunta di un riff di chitarra elettrica. Il compositore ha immaginato una persona presa dal desiderio di disegnare, ritrarre, dipingere. E’ un brano molto orecchiabile e non banale allo stesso tempo.

In the Wood l’armonia che accompagna la parte vocale è molto fluttuante, la tonalità non è ben definita. Nel creare la canzone Scataglini è partito dal basso elettrico che ha suonato durante una sessione  di prove di registrazione. Per il tema ha preso l’idea dal alcune leggende legate ai boschi e alle ninfe dei fiumi. In the Wood è un brano molto evocativo.

Night Time uno dei pezzi preferiti dello stesso autore, ne ama l’intreccio tra la linea melodica del pianoforte con quella del violino. Di questo brano sono apprezzabili le percussioni. E’ effettivamente molto onirico.
La notte è il momento dei sogni, delle premonizioni e degli incubi. Night Time, apre la sezione dedicata alla parte più onirica del disco, seguono – infatti – il  breve pezzo per piano e percussioni The  Withc’s  Dance, il brano elettronico Metamorphosis ed infine Mystery scritto con vocalizzi ed abbellimenti. (unico ad avere un testo, cantato con voce lirica).

Tutti e tre sono ispirati alle figure femminili legate alla magia, Grimilde dei fratelli Grimm, Circe, Calipso, Morgana.

La dimensione onirica sfocia in Raindrops. Qui abbiamo solo il pianoforte. E’ un pezzo romantico molto adatto alla danza.

E’ un brano che ricorda le piogge d’autunno e fa venire in mente  un verso di una  poesia di Montale: “Piove ma dove tu appari non è acqua né atmosfera, piove perché se non ci sei sento solo la [tua] mancanza nella quale affogare”.

Town’s Smells racconta il viaggio del protagonista nel mondo degli odori di una città immaginaria. E’ la Parigi di Baudelaire, la Milano di Luciano Erba. La città qui ha una connotazione positiva è un brano dolce. Il tema portante è fatto della chitarra su un’armonia un po’ dissonante. All’inizio si sente la mia voce e poi la frase musicale diviene essenziale. Sul finale ho messo un leggero contrappunto di un oboe che è l’ultimo strumento che sentiamo.

Born Again è un brano per pianoforte accompagnato da percussioni. E’ molto intimo quasi riflessivo. Ricorda l’estetica  impressionista.

White as Snow Red as a Blood  con arpa synt è dedicato a quella che noi chiamiamo Biancaneve. Un personaggio che nei Grimm è molto più carnale di come la tramanda l’iconografia di Disney.

Sappho’s Death è dedicato al quadro bellissimo di Gustave Moreau. L’arte non muore mai, trascende il tempo e diviene qualcosa d’altro.

Veiled Eroticism è un valzer molto riuscito. Fresco, non ripetitivo, orecchiabile e dolce. L’arrangiamento è semplice. La foto di Man Ray, Veiled Erotism è la fonte d’ispirazione. C’è una ruota che gira e si intuisce questo rapporto di sguardi maliziosi tra il  fotografo e la sua modella. E’ un valzer d’amore perché l’amore è un valzer.

Goddess’ Awakening le dee possono rinascere? La arti possono essere perseguitate, schiacciate, uccise ma alla fine la bellezza salverà il mondo. Ciò che rinasce è la nostra creatività. La scelta è stata quella del minimalismo, brano breve per violino e pianoforte in stile cameristico in   controtendenza rispetto al tema.

The Doll una foto è d’ispirazione… quella di Hans Bellmer.

Way Out è l’ultimo brano. Dopo una introduzione con le tastiere e le percussioni tutto diventa ritmico. E’ una sorta di ultimo atto, torniamo alla vita reale, ma portiamo con noi l’esperienza dei sogni sapendo che  “…tutto è vano vano è il sogno; tutto è vano tutto è sogno…” come diceva Dino Campana.