La canzone “Now and Then” dei Beatles, realizzata revisionando una demo del 1978 registrata al pianoforte da John Lennon, è stata oggetto di accese discussioni e dibattiti fin dal suo debutto.
Attraverso un complesso processo di pulizia audio, l’intelligenza artificiale è stata impiegata per separare in modo straordinariamente chiaro la voce di Lennon. Il risultato finale è stato poi rifinito con attenzione sotto la guida di Paul McCartney e Ringo Starr.
Questo progetto ha diviso gli appassionati dei Fab Four in due fazioni: coloro che applaudono “Now and Then” come un eccezionale pezzo “autentico” che rispetta la visione originale di John Lennon e coloro che lo considerano un prodotto commerciale che non riflette la volontà dell’ex Beatles.
Originariamente registrata da Lennon negli anni ’70 su una cassetta con la scritta “For Paul”, la canzone ha alimentato speculazioni su un possibile ritorno insieme dei Beatles.
La registrazione è rimasta nell’ombra fino a quando Yoko Ono l’ha consegnata a Paul McCartney nel 1994. Tuttavia, è stato solo nel 2022 che è stato possibile separare la voce di Lennon dal pianoforte grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
È importante sottolineare che la voce di Lennon nella canzone è autentica e non generata dall’IA. La tecnologia ha semplicemente consentito di separare la voce dal pianoforte, aprendo la strada a un nuovo arrangiamento strumentale nel rispetto della visione originale di Lennon, offrendo ai fan una prospettiva rinnovata del brano.
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale in questo contesto rappresenta un esempio dell’evoluzione tecnologica nella produzione musicale. Tuttavia, la questione della genuinità artistica di “Now and Then” rimane al centro delle discussioni, sollevando importanti interrogativi sulla relazione tra tecnologia, autenticità e arte nella musica e aprendo nuove prospettive per il futuro della produzione musicale.